Per la Procura di Palermo Andrea Bonafede, operaio del Comune di Campobello di Mazara, non ha solo favorito Matteo Messina Denaro, ritirando le ricette dal medico Alfonso Tumbarello. «Un favore a mia insaputa», aveva detto nel corso dell’interrogatorio. Sarebbe stato invece una pedina del suo scacchiere mafioso. Non un semplice favoreggiatore, ma un associato a Cosa nostra. Uno su cui il boss riponeva...