Vale «24 miliardi o poco meno» la seconda manovra del governo Meloni, da sommare ai 4 della riforma dell’Irpef. Il Consiglio dei ministri l’approva in una ventina di minuti in mattinata, puntando a un iter rapido anche in Parlamento. «Sarà senza emendamenti di maggioranza», annuncia Matteo Salvini, diventando di fatto garante dell’accordo raggiunto nel centrodestra di fronte a risorse limitate...