Torture atroci come la «falaka», mutilazioni genitali femminili, stupri, traumi da corpi contundenti, bruciature con mezzi elettrici, ossa fratturate. È uno scenario disumano quello che viene fuori dai racconti degli extracomunitari visitati nell’ambulatorio di valutazione delle persone migranti vittime di violenza intenzionale e tortura che ha sede nell’unità di medicina legale del Policlinico...