«Non avevo scelta, o morivo oppure sparavo per difendermi». Sono la parole di Camillo Mira, uno dei fermati per l'omicidio allo Sperone di Giancarlo Romano, 37 anni. Una sparatoria in cui è rimasto gravemente ferito anche il compare di Romano, con cui era in compagnia in quel momento, Alessio Salvo Caruso, ancora in prognosi riservata all'ospedale Buccheri La Ferla di Palermo. [embed_post id="1908692"]...