«È un attacco probabilmente diretto a noi». È nelle parole dell’ambasciatore israeliano in Serbia, Yahel Vilan, il senso dell’attentato a Belgrado contro la sede diplomatica dello Stato ebraico, dove un giovane venticinquenne ha sparato con una balestra, ferendo un gendarme di guardia, prima di essere ucciso dalla reazione dell’agente. Un episodio che il ministro dell’interno serbo Ivica...