Sharon «aveva le cuffiette e guardava le stelle in cielo» l’istante prima di morire. «Perché, perché?», sono state le sue ultime parole rivolte ad un assassino che non conosceva. Quel Moussa Sangare che era uscito di casa quella notte con l’ossessione, parole sue, di accoltellare qualcuno. E che, prima di sferrare la prima coltellata, «puntando al cuore», le ha rivolto la parola: «Scusa...