L’alfiere di un calcio che si è estinto, un ragazzo timido che con la sua epopea popolare, e anche nell’impegno post carriera, con la scuola calcio, ha tracciato una strada chiara, quella della Palermo onesta, senza scorciatoie, una città «dei giovani che vogliono essere liberi e che può cambiare», come ha detto, al momento della benedizione della salma l’arcivescovo della città, Corrado...