Confermata la condanna per Giulio Caporrimo. Il boss di San Lorenzo diceva «Io sono Cosa Nostra» e , durante il suo esilio a Firenze dove si era trasferito, gli altri affiliati li chiamava «fanghi» e «miserabili». Aveva finito di scontare una condanna e una volta rientrato in città avrebbe cercato di riprendersi il posto che aveva lasciato. Le cose però intanto erano cambiate. Caporrimo era...