Siberia, la più classica delle destinazioni per annientare dissidenti e oppositori. Ed è lì, a 2.700 chilometri da Mosca, nel carcere di massima sicurezza IK-6 di Omsk, che è stato trasferito Vladimir Kara-Murza. Venticinque anni di prigione per «tradimento» e per aver denunciato la guerra di Mosca all’Ucraina che l’oppositore dalla doppia nazionalità russa e britannica, affetto da una polineuropatia...