In paese a Suisio, nella Bergamasca, lo conoscevano tutti. Moussa Sangare, il trentunenne fermato per avere ucciso Sharon Verzeni, è stato visto al bar della piazza principale fino a pochi giorni fa. «Era normale, come al solito», racconta Andrea, che lo incontrava in giro da sempre. «Ci siamo salutati con un cenno della mano, tutto qui». Eppure, chiunque abbia frequentato il ragazzo concorda...