Un reliquiario in argento, posato su due volumi. Gli stessi che hanno caratterizzato la vita del giudice Rosario Livatino: il Vangelo e il codice penale. All’interno, contornata da rami di palma simboli del martirio, una camicia a quadri consumata dalle macchie di sangue. Perché è la stessa che il giudice, proclamato beato da Papa Francesco tre anni fa, indossava quando la mafia lo ha assassinato...