A mettere le cose a posto ci pensava sempre Francesco Cicco Coppola. Era lui che teneva a bada i recalcitranti rampolli che non ne volevano sapere di ritardi o di sconti su quanto gli imprenditori taglieggiati dovevano versare alle casse di Cosa nostra. Un clima che si era fatto incandescente all’interno della cosca tra chi voleva la pax e chi invece non ammetteva sgarri. È quanto emerge dalle intercettazioni...