Sono passati due mesi e mezzo e oggi sta meglio. La sua lettera, inviata al Giornale di Sicilia , nasce dall'esigenza di ringraziare i medici che lo hanno curato e che continuano ad assisterlo. Senza dimenticare, ovviamente, il suo «angelo custode», come lo chiama lui, «quella persona che mi ha soccorso, salvandomi la vita», ovvero che lo ha portato in ospedale, dopo che il suocero e il cognato...