Sarebbe stato di 2.500 euro l'importo della somma che avrebbe scatenato la guerriglia finita poi nel delitto dello scorso 26 febbraio nel quartiere Sperone di Palermo. Potrebbe essersi trattato di un debito di gioco, nato attorno al giro di scommesse clandestine raccolte nel magazzino in via XXVII maggio, il luogo della sparatoria. Il clan pretendeva quella somma da Mira, che però intendeva rimandare...