È bastato leggere alcuni messaggi scambiati con un amico e alcuni post pubblicati sul profilo Tik Tok per convincere il giudice ad aggravare la misura cautelare al minorenne, R. P., coinvolto nella violenza di gruppo lo scorso 7 luglio a Palermo, insieme ad altri sei ragazzi, su una diciannovenne. E’ la stessa notte dello stupro quando il minorenne racconta a un amico quello che è successo quella...