La punizione per lo «sgarro» doveva essere plateale e addirittura pesantissima, forse troppo per lo sbaglio che aveva commesso. Anche se il responsabile aveva fatto l’errore di negare tutto fino a quando era stato scoperto. Per questo, a difesa di un ragazzino di 17 anni, era intervenuto lo zio: sarebbe stato lui, davanti a tutti, a castigarlo a patto che nessun altro lo toccasse. Era colpevole...