Secondo i magistrati era l’alter ego del fratello Matteo Messina Denaro. Solo a lei, tra i familiari, il capomafia aveva detto di essere gravemente malato. Una confidenza che è poi risultata fatale al latitante, scoperto dopo 30 anni di vita alla macchia proprio per un pizzino con appunti sulla sua salute nascosto nella gamba di una sedia di casa della sorella Rosalia. Oggi alla donna, arrestata...