C’è ancora domani. È il titolo del film di Paola Cortellesi che diventa il simbolo dello sdegno e della condanna per i femminicidi e le violenze sulle donne. È quasi un’epigrafe che invita a dimenticare, a guardare oltre, nella speranza che il domani sia migliore. Eppure il 2023, per quanto grondi dolore e ansia, è in qualche modo coerente con i tempi che l’hanno preceduto, fatti di pandemie...